Sarastro: Ho dipinto la mia anima di rosso. Sono scoppiato come una bomba atomica sull'Hiroshima dei fideismi umani... e quando il cielo - il mio limpidissimo e coloratissimo cielo - si è sverginato di sangue fluorescente, aprendo piccole e grandi labbra a nuove libagioni, allora ... allora non è più servito trattenere il fiato, controllare le parole... le parole gridate a squarcia gola - voglio dire. Tutte le parole spese, consumate nell'attesa che questa marea di Io, profferiti a dismisura, s'infrangesse sul mar Caspio delle mie sragioni frantumando millenni su millenni di battigie filosofiche falsamente libertarie, tingendosi -appunto- di rosso. Domani sarò il mostro che scivola nei giorni di tempesta, la nuvola nera immobile sul soffitto, un'angelo di carne camuffato nel marmo. Da questi occhi un giorno, anch'io come una statua, saprò sgorgare piogge acide molto peggiori di qualsiasi solitudine. Luci vivide mi chiameranno da stanze più lontane. Griderò! Urlerò! Non mi usciranno più le parole. Smetterò d'ascoltare. Esisterò solo io... Ma ora no. Ho ancora voce forte e indisponente e voglio gridare la mia rabbia. Allora via! Fuori! Sciò! Si prenda tutto questo scibile merdoso e lo si getti nell'immondezzaio della storia insieme ai suoi obsoleti discepoli. Si abiurino le menzogne del passato e del presente con tutti i loro proclami di ragioni planetarie gravitanti e irraggiungibili nelle loro orbite circolari e sferiche, perché il futuro non ammetterà incertezze. Continuerà a girare su se stesso e con moto garante attorno a un'altro se stesso ingannando e ingannandosi con la sua luminosità apparente... oppure chiamerà implosione la caduta dei corpi in un unicum rinnovatore, vivo. Big Bang, insomma: Grande Scoppio... E tutto ricomincerà, un giorno di migliaia d'ere fa: domani. Si plasmerà la materia mescitando gli elementi per un manufatto dell'istinto: viscerale e proteico, non prostitutivo. Catene di molecole unite dai legami poligamici dell'insanabile voglia di ...monomeri che diventano polimeri e acquistano voce, forza... Si allungano, si accoppiano, risuonano, si scambiano ossigeno e neuroni in un inarrestabile mutamento espanso verso il traguardo dell'universalità reattiva che, cadendo nel vuoto di un incomprensibile irraziocinio, devierà per sempre il corso delle cose. E allora Koppernik guarderà dall'alto della sua ragione eliocentrica scoprendo il mistero rivoluzionario della rotazione univoca. Keplero riformulerà le sue tre leggi trasformandole in un solo grande enunciato: "Le orbite e le aree descritte dai pianeti sono proporzionali alla quantità di pianeti uniti". E Galileo, Galileo infine, dimostrerà che più pianeti uniti possono far girare il sole attorno alla terra e per questo sarà condannato e brucerà sul rogo ridonando all'uomo la sua estinta dignità eroica.



Massimo Silvano Galli

Sarastro prospetta un nuovo futuro   

da: Monostato -tragoidia post moderna (1994) di Massimo Silvano Galli
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