Musella: Ci sono tanti modi per incontrare Dio Ganasso: L'haschish soprattutto Risate Antina: Pascal dice che non si può sapere se Dio esiste o meno, e quindi se esiste o meno un aldilà. Però dice che se si trattasse di fare una scommessa, be'... lui scommetterebbe per l'esistenza di dio, perché in un modo o nell'altro ne trarrebbe vantaggio Ganasso: Il gratta e vinci dell'estrema unzione Antina: Eh, più o meno Musella: Ma scusa, se dio non esistesse, sarebbe una tragedia Ganasso: Sì, una tragedia per le casse della chiesa Musella: Ma non capisci, non esisterebbe più il bene e il male Cirone: Può darsi, ma vedi, l'idea di dio è l'idea... di un uomo che, caduto in una buca profonda, inizia a chiedere aiuto senza sapere se mai qualcuno potrà mai sentirlo Ataulfo: Dio quindi come sussidiario del potere Ganasso: Sì, Dio è una roulette truccata Cirone: Be', forse più che Dio, l'immagine che la chiesa ce ne ha data Ataulfo: Editto degli editti. Dall'articolo quarto del governo supremo dei cuochi. Chiunque sia credente, osservante, praticante e abbia meno di cinquantanni oggi, non merita di essere considerato parte della specie umana Clotilde: Però, pensateci bene, se Dio fosse... Protesio: (sbotta) E se vi dicessi che Dio sono io e che se non la finite di ciarlare e cominciate a fare andare le mani vi butto tutti nell'inferno della disoccupazione Tutti tornano ai loro posti, alcuni velocemente, altri sbuffando. Solo Ataulfo si avvicina a Protesio. Ataulfo: Uhé ricominci a fare il dittatore? Protesio: (ridimensionandosi) No, no scusate. Mi son lasciato prendere dall'ansia. E' che sono le sette e dobbiamo ancora... Antina: Ma se abbiamo finito, dai rilassati Protesio abbassa la testa e finge di comprendere Musella: Io non riuscirei a vivere senza Dio: la certezza della morte senza nulla dopo. Dev'essere qualcosa di insopportabile Cirone: Sempre meglio del paradiso a questo punto Sbirella: Io non penso mai alla morte, dicono che fa venire le rughe. Però mi piacerebbe andare in paradiso... a vivere Clotilde: Ma pensa la tristezza. Su in qualche punto astratto del cosmo, tu e la tua minchia di nuvoletta. Tre deficienti di angioletti che ti rompono i coglioni tutto il giorno con le loro arpe e nemmeno la possibilità di acchiapparti qualche bel santone per farti cantare (canta) l'alleluia Antina: E così per sempre, mica un fine settimana. No guardate, tanto meglio il nulla o come dice Ataulfo l'inferno Clotilde: Già l'inferno non dev'essere niente male. Almeno si dovrebbe scopare Musella: Però perché esista l'inferno deve esistere anche Dio. Non credi? Ofelia: Ma certo che Dio esiste, chi ha mai detto il contrario? Antina: Ma allora se Dio esiste perché, perché a me questo destino da cuoca? Ataulfo: Questo è il re dei giudei, accanto a lui giacevano i ladroni e mentre dio guardava con disprezzo il clero ruttava al banchetto della resurrezione Cirone rutta Sbirella: E che significa? Cirone: Nulla. Semplicemente che se Dio esiste avrà un buon occhio per i cuochi Ofelia: E se fosse cieco? Clotilde: Chi? Ofelia: Dio Cirone: Se dio fosse cieco la morte sarebbe una visita oculistica Ataulfo: Dunque non si morirebbe, si comincerebbe semplicemente e vedere meglio le cose Ofelia: Solo il nulla ci attende dopo l'ultimo respiro Sbirella: (terrorizzata) Speriamo di no Cirone: Per dirla con un epigramma: la vita non è che una breve bacio con l'alito che puzza Antina: O una cena, preparata con cura, ma per nessuno Musella: Dunque, siamo già morti Cirone: Chi lo sa. Nessuno ha un cannocchiale così potente Clotilde: Be', però questo piatto è squisito Sbirella: E la tavola. Non è bellissima Ataulfo: Sì, è tutto così in ordine che, quasi quasi,... me ne vado |
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