Ofelia: Caro mio... come disse l'adultera al marito: "Amore, l'amore non esiste"

Cirone: Esiste il sesso e la promessa di non farcelo sapere

Clotilde si porta alla destra del palco, spolvera e pulisce.

Sbirella: Cioè?

Cirone: Semplice: un uomo guarda una donna e la donna dice sì o no (e viceversa, naturalmente)... tutto il resto... è cultura. Nelle società animistiche un uomo porta due archi e un coccodrillo scuoiato alla famiglia di una donna che ha visto sculettare il giorno prima al mercato. La famiglia ringrazia, li molla la figlia e vissero felici e contenti

Sbirella: Ma l'amore allora? Quando incontri qualcuno e senti battere il cuore forte forte e ti sudano tutte le mani

Cirone la guarda sbigottito

Clotilde: Ma dici sul serio?

Sbirella: Sì, quando non capisci più niente e sei felice e non sai perché

Clotilde: Può essere tachicardia. O forse hai problemi con la pressione?

Antina: Come dice Henri Laborit, il problema fondamentale è: "Come riunire. riunire il funzionamento dei propri testicoli all'universo in espansione e al big bang originale?"

Cirone: Ehi, ma ti è così difficile parlare senza citare qualche cazzo di stronzo pensatore?

Antina: Scusa, cercavo solo di portare un po' di acqua al deserto. e tu sai il deserto di Sbirella

Sbirella: Ma dai, non prendermi in giro. Come potete dire che l'amore non esiste, io mi sono sempre innamorata, purtroppo degli uomini sbagliati. ma è una cosa bellissima e... vera

Musella: Cara, lasciali parlare. Fanno i cinici per invidia, i singles. Parlano d'indipendenza, di sesso libero, ma dietro tutto questo nascondono solo una grande solitudine

Clotilde: Ma se ti sei sposata a diciottanni e sforni un figlio ogni anno bisestile, cosa vuoi sapere dei singles? Meglio la solitudine che stare con uno che con la scusa dell'amore ti sommerge sotto montagne di calze e mutande puzzolenti. E poi, vuoi mettere: quaranta, cinquatanni con lo stesso uomo: lo stesso modo di scoparti, lo stesso modo di alzarsi la mattina e salutarti, lo stesso modo di essere gentile, arrabbiato, premuroso, così per una vita. Dio è un incubo

Antina: "Ama e fai quello che vuoi" Sant'Agostino. E questa e Ferrarelle.

Ofelia: Donne, se volete un consiglio, fate come me. vedete, ho preso questa bella agendina e li ho classificati tutti per attributi. Angelo: dolcissimo, Paolo: simpaticissimo, Luca: che lingua! Marco: superdotato. e via dicendo

Sbirella: Come le pagine gialle!

Ofelia salta spaventata, Sbirella esce

Clotilde: Dio! Il mio regno per il telefono di Marco

Risate

Musella: Ma voi quando tornate a casa, non avete voglia di trovare qualcuno. Qualcuno che ti stringe, che ti chiede come va, qualcuno con cui dividere i tuoi dubbi e le tue paure

Clotilde: Io ho solo voglia di tornare a casa e di non trovare uno che mi chiede: (imita un omaccione) "Hai fatto da mangiare? Dove sei stata fino a quest'ora? Dov'è la mia camicia scozzese?

Ofelia ride

Musella: Ma per amore, per amore si fa. Per amore non costa niente

Cirone: Raccontalo un po' a mia moglie che con gli alimenti mi sta ammazzando

Ganasso: A proposito di alimenti. Lo sapete perché nella ferocità dei luoghi comuni il camionista è notoriamente uno che ci sa fare con il gentil sesso?

Antina: Sentiamo la cazzata?

Ganasso: Ma è ovvio, perché è sempre in tir

Musella: Qualcuno per favore che gli tappi la bocca

Ofelia: Ma è possibile che voi uomini non riusciate a vedere le donne in altro modo se non alla pecorina?

Ataulfo: Ma che cazzo c'entro io?

Ofelia esce

Ganasso: (alla maniera di Amleto con una mela in mano) Meglio un giorno da leoni o cento alla pecorina, questo è il problema?

Cirone: Ho provato a pensare a un uomo alla pecorina. Ma è troppo difficile. Sono così meschini, gli uomini. E poi non hanno niente di affascinate in mezzo alle gambe. Non hanno il seno e il culo spesso è peloso e quando non è peloso non è certo sferico come certe bocce da cartomante in cui puoi vederci il passato e il futuro e tutte le vicende di questo misterioso esistere. No, da un uomo pretendi sempre che abbia qual qualcosa di più che vada a sublimare le sue deficienze anatomiche, ma non ci sono uomini meno stupidi di una donna e nemmeno più gradevoli esteticamente

Musella: Parla per te

Antina: (sorpresa da tanta impudicizia) Ooohh!

Cirone: Certo che parlo per me. Voglio dire, di una donna, dal punto di vista prettamente sessuale, non ti frega che sia intelligente o bella. Una volta che è girata e distesa, l'unica cosa che vedi è la sua umida dimora, la sua schiena incurvata. Il suo viso è nascosto e lì, tra le cosce, potrebbe essere tua nonna o Kim Basinger che non te ne accorgeresti nemmeno

Ataulfo: Sì... non hai visto mia nonna.

Risate.

Cirone: L'unico vantaggio che puoi avere con un uomo è dal punto di vista politico. Con uno del tuo stesso sesso sei sicuro di fare centro come nemmeno Marx in cento e passa anni di speculazioni filosofiche

Ganasso: Io una volta ho avuto un rapporto con un Koala, vale lo stesso?

Clotilde: Figurati, persino l'omosessualità è stata omologata, non fa più scandalo

Protesio: Sarà come dite voi, e io personalmente non è che abbia nulla contro gli omosessuali, però.

Ataulfo: Ma è solo un'imposizione culturale. Se fossi nato in Turchia, ad esempio, dove non ti puoi nemmeno avvicinare a una donna finché non sei sposato, allora sarebbe stato del tutto naturale.

Antina: Oppure in Grecia, ai tempi della grande civiltà ellenica, dove era assolutamente normale la bisessualità. Io faccio Socrate e tu Alcibiade

Protesio: (li respinge con le mani) Ragazzi non esageriamo...

Ataulfo e Antina ridono maliziosi tornando al tavolo

Ofelia: Ma dai. Si lasci andare. Sembra un carciofo appena uscito dal frizer

Protesio: (guardandosi sorpreso) Davvero?

Cirone: Be' visto tutta questa disponibilità io, quale chef di questa cucina, mi prendo la responsabilità di organizzare una bella orgietta culinaria. Ecco, ci sono... (mima, trasognante) Ci sarà un tavolo di marmo, superbamente ornato di frutta e di verdure; banane , soprattutto, ma anche fichi, cachi, zucchini e un gambo di sedano che annuncia il pinzimonio. Ecco, così. Al centro del tavolo, agghindata di selvaggina, la vergine. La testa di un coniglio in fricassea immersa nel caveau finalmente violato delle cosce, le sue frattaglie impanate che corrono parallele lungo gli inguini, una poltiglia di quaglie su ci poggiano i glutei sodi e rigoli sugosi sul seno e lungo il corpo. Intorno, assatanati, i discepoli e le adepte: gli occhi carnivori, le pudende infradiciate, la pelle grondante di cerimoniosi umori. Sotto i fedeli: le donne carponi, gli uomini dietro. Pronti a scambiarsi l'unico benevolo segno di pace. E quando il coniglio verrà estratto con foga dall'inviolata tana, fiumi di sangue come vino irroreranno la mensa e sussulti e afrori e poco prima d'ogni eiaculazione una campana suonerà annunciando l'avvento della santa eucarestia.

Antina: Amen!

Musella: Che schifo!

Ataulfo e Ganasso prendono per mano Cirone e ridendo lo portano al tavolo. Sbirella entra e si porta alla tavola da apparecchiare

Cirone: No, dico, c'è qualcuna di voi a cui non piace scopare?

Clotilde: Sì, ci manca solo questo.

Cirone: Oh, vedi?

Protesio: Sarà l'età, ma quelle della mia generazione non erano mica così

Musella: Neanche adesso sono così, c'è donna e donna

Ataulfo: Adesso le donne sono più libere.

Ganasso: Sì, l'utero è mio e me lo gestisco io. Traduzione: la mia fichetta non è proprietà privata, ma governo del popolo, che, simbolicamente, vi inviterei a chiamare La Comune

Risate.

Ofelia: Ridete, ridete, non sapete quanto la state pagando questa liberazione

Antina: Già, è più facile trovare un uomo in un ospizio che in una palestra di culturisti

Tutte le donne ridono

Ofelia: Millenni di dominio, di grandi paroloni da sotto le mutande, e poi appena sei tu che tiri su il sipario scopri che il dizionario di cui tanto si vantavano era solo un elenco della spesa di prodotti ormai fuori commercio

Clotilde: Vi sta crollando tutto addosso amori miei. Non bastano più le parole, qui ci vogliono i fatti

Ataulfo: Ma quali millenni di dominio, se con 'sta storia dell'oscuro oggetto del desiderio è da quando esiste l'uomo che fate il bello e il cattivo tempo

Cirone: Passa un a cagna in calore, (Ataulfo si ferma ad ascoltare) due cani ipnotizzati la seguono annusandogliela a turno

Musella: E che significa?

Cirone: Nulla, ma è un'immagine che dovrebbe far molto riflettere su come e cosa gira questo benedetto mondo

Musella: La tua volgarità passa ogni limite

Cirone si inchina

Sbirella: Io non ho capito

Cirone: Per questo sei rimasta incinta. Se esiste un'inferiorità della donna, sta proprio nella sua malcelata superiorità. Nel farci credere di possedere lo scettro del potere mentre, sotto sotto, sono loro a comandare

Clotilde: Sono perfettamente d'accordo. Lo scettro del potere l'avete voi, ma chi lo tiene in mano siamo noi

Le donne ridono

Antina: (pulendo i tavoli da lavoro) Eh, magari, cara mia... Forse una volta era così: scettri, scimitarre, ce n'era per tutti i gusti. Adesso invece non c'è proprio più niente da tenere in mano

Ofelia: (mette in ordine pentole e cucchiai) Quando l'uomo era ancora un animale, allora si che si stava bene. Ti prendeva per i capelli, ti trascinava in una caverna... e giù mazzate.

Antina: Ah, che invidia!

Ofelia: Poi è arrivata la competizione, l'antagonismo scellerato del capitale. Non scopano più: gareggiano contro i fantasmi del passato, e tanto trepidano per la paura di sbagliare, di non essere all'altezza, che invece della scimitarra, se ti va proprio bene, ti ritrovi in mano un temperino

Musella: Oh, senti senti da che pulpito viene la predica. Non credi che ci sia qualche responsabilità da parte delle femministe come voi se gli uomini sono diventati così.

Ofelia: Scusa, cosa stai tentando di dire?

Musella: Vedi, cara la mia Ofelia io credo che una donna sia, in modo assolutamente naturale, la preda e l'uomo il cacciatore. Così da millenni, non me lo sto inventando. Allora se una donna comincia a fare la cacciatrice, mi dici come il cacciatore può catturarla. Dove si è mai visto che un cacciatore va a caccia di un altro cacciatore, cercherà una preda e quando scopre che la preda è in realtà un cacciatore va in una confusione tale da perdere ogni desiderio. No, meglio continuare a fare la preda, ma trombare come dio comanda

Ofelia: Mica male come tattica. Hai capito la santarellina! sembra tutta casa e chiesa, ma sotto sotto.

Clotilde: Scusate, forse ho capito male, ma Musella ha proprio detto "scopare"?

Sbirella: (come un bimbo quando fa la spia) No, ha detto "trombare" l'ho sentita io

Antina: Incredibile eh? La Federcasalinghe alla riscossa. se non stiamo attente ci frega la piazza

Musella: Bè, a stare in mezzo a voi che ogni due parole dite una volgarità. E poi l'ho fatto apposta. Sì, l'ho fatto apposta. Cosa credete, che non sono capace di riempirmi la bocca di parolacce come fate voi: trombare, fottere, chiavare, scopare... che ci vuole. Ma è un altro errore delle donne. Questo è un linguaggio da camionisti. E come volete che un uomo, un uomo vero, possa aver voglia di andare a letto con un camionista?

Clotilde: Senti, Madre Teresa, non riempirci la testa con le tue minchiate. Io quando dico "fottere" non esprimo un concetto filosofico universale e nemmeno il pulsare inconsulto dei muscoli miocardici, bensì un preciso movimento delle natiche e il bacino, poi se vuoi posso anche farlo con amore, ma questa è un'altra cosa

Ataulfo: Ma le sentite? E poi saremmo noi quelli che pensano solo al sesso

Clotilde: La differenza è che voi ci pensate e basta. Anzi, forse nemmeno.

Antina: Ne parlate, ecco, ne straparlate... ma tra il dire e il fare c'è notoriamente in mezzo il mare

Clotilde: Se dovessimo credere a tutto quello che dite... Non c'è uno di voi che non pensi di essere il più grande amatore sulla faccia della terra, poi quando si tratta di passare al dunque...

Musella: Eh, questo è vero

Antina: Ma scusa, tu da che parte stai?

Musella: Dalla parte della ragione, cara. Cosa ti costa lasciargli credere a un uomo di essere il più incredibile amatore sulla faccia della terra, se questo serve a farlo rendere al meglio

Ofelia: Ma, guarda, io sono divorziata e ti assicuro che le ho provate tutte, ma non c'era proprio niente da fargli credere. Per me non c'è come il matrimonio per trasformare un uomo in un materasso sfondato. Mio marito era un disastro. Va be', posso aver sbagliato io. Mi sono andata a prendere un impiegatino di banca tutto ansioso di carriera. Quelle poche volte che si stava insieme, più che scopare faceva i conti di quante volte andava avanti e indietro, poi ci sottraeva l'iva e a fine anno me la faceva pagare con tanto di Ilor e Irpef.

Risate

Ofelia: Da fidanzati era un leone, poi ci siam sposati e nel giro di sei mesi.ploff, sembrava di avere in casa una cozza

Clotilde: E' la sicurezza che li frega. Quando sono sicuri di arrivare a casa e trovarti lì, pronta, a gambe aperte, allora perdono la voglia. Uno uomo dovrebbe stare sempre sul chi va là per rendere al meglio. (imita la scenetta) "Oh, tesoro è stata una giornataccia? Come mi dispiace. Certo, capisco, sei troppo stanco per fare all'amore. Va be', non ti preoccupare, chiamo Francesco e vedo se ne ha voglia lui".

Risate.

Antina: Uh uh... vedi allora come si darebbero da fare

Sbirella: Chi è Francesco?

Clotilde la guarda scuotendo la testa.

Cirone: (ride forzatamente) Ah, ah, ah. Mi fate venire in mente una signora che stava seduta accanto a me l'altra sera in tram. Ha detto: "Milano è il posto ideale per viverci... se sei magrebino"

Ataulfo: Buona questa. Avete sentito altre battute divertenti ultimamente?

Ofelia: Sì, sì... vi conviene cambiare discorso.

Antina: A proposito di battute, l'avete sentita l'ultima del Papa?

Ataulfo: Ah, sì. Mi ha detto qualcosa Dolores proprio ieri

Antina: E chi è Dolores?

Clotilde: E' una sua amica!

Antina: Non me la ricordo

Sbirella: Neanch'io. Chi è?

Clotilde: Ma sì che l'abbiamo conosciuta. Quella troietta che ci ha portato qui non più di due mesi fa

Ganasso: Una vera cattolica praticante in bilico tra l'adorazione di Dio e l'adorazione del cazzo, per restare in tema

Musella: (scandalizzata) Ma questa è una bestemmia!

Ganasso: No. E' una religione!

Ofelia: Lasciali parlare. Ormai gli rimane solo questo. Allora, che ha detto questa Dolores?

Ataulfo: Be', l'ha letto sul giornale. Insomma pare che in Paradiso non si scopi. Ma ci pensi, alle soglie del duemila

Ganasso: Quando si parla di sesso Ofelia non pensa, ansima

Ataulfo ridendo esce

Ofelia: Ah, spiritoso

Cirone: A proposito, non eri tu che avevi una storia con quel prete?

Ofelia: Sì, Don Marino. Purtroppo è tutto finito. Eh, lui sì che ci sapeva fare. Diceva: ci sono solo tre regole da rispettare nella vita: vivi al gerundio, pensa la futuro, scopa al presente. E lui sì che scopava al presente, al presente indicativo del verbo essere

Cirone: Tutto furchè un verbo ausiliario, eh?

Antina: Non sapevo fosse finita. cos'è successo? Sembravate andare così d'accordo

Ofelia: Be voleva... convertirmi. Mi scopava e poi voleva che ci pentissimo insieme

Sbirella: E tu?

Ofelia: Ah, io dura.

Musella: Atea?

Ofelia: Come il ferro. Mi son sempre ben guardata dal credere in dio e, ti dirò, conosco tante di quelle pornostorielle sui suoi emissari terreni da poter riempire un'intera enciclopedia sul sesso ecclesiastico

Antina: Per tacere delle suore...

Ofelia: Già, per tacere delle suore

Musella: Non scoprite certo l'acqua calda. Il problema non è di Dio, ma della chiesa, che purtroppo è fatta da uomini

Ofelia: Certo. Fossero tutti come Don marino però, e dichiaratamente, la chiesa tutta ne trarrebbe enormi vantaggi sul piano della credibilità morale, non credi?

Musella: Mah!

Ganasso: Altroché... e il motore immobile di dio feconderebbe di immota vocazione tante di quelle smarrite pecorelle come nemmeno un nuovo giudizio universale

Sbirella: Comunque per me Dio non esiste. E' stato quello là che è venuto a metterci un sacco di confusione. Come si chiama? Adesso non mi viene il nome.

Musella: Vuoi dire Gesù Cristo!

Sbirella: (felice) Sì, ecco proprio lui

Ofelia: Ma cara Sbirella, certo che Dio non esiste. Però Don Marino, quantomeno il paradiso, me lo faceva vedere, eccome, con tanto di putti e angioletti vari che suonavano la cavalcata delle Valchirie

Musella: Ci sono tanti modi per incontrare Dio

Ganasso: L'haschish soprattutto



Massimo Silvano Galli

L'amore non esiste   

da: L'ultima Cena -commedia esistenziale in unico quadro (1996) di Massimo Silvano Galli
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