Sigmund
psichedelico
Sigmund,
sommerso dentro al vuoto del respiro,
là dove si cade a morte
e non sogghigna il mondo.
Polvere, polvere, polvere
e i neuroni dell'arte
si aggrappano alle lenzuola
e Dostoevskij ride
ammaestrando cicale.
Nuotano braccia con braccia
verso pinete di sughero,
esseri di carta straccia
nati dai dubbi dell'utero.
Sigmund
psichedelico
Sigmund,
succo d'arancia e il sesso
d'ogni colei che latra
dalle pianure negre.
Polvere, polvere, polvere
e mille eroi d'inchiostro
bandiscono le mense
e tra una riga e l'altra
costruiscono templi.
Vengono d'alcove rive,
saltano montagne e mura
per possedere infine
la madre letteratura.
Sigmund
psichedelico
Sigmund,
odor di gelsomino
annusato con baci
di distanza interiore.