La colomba è piena di carte cadute,
il suo petto è macchiato di gomme e settimane
di carte assorbenti più bianche di un cadavere
e inchiostri spaventati dal suo color sinistro.

Vieni con me all'ombra delle amministrazioni,
al debole, delicato color pallido dei capi,
ai tunnel profondi come calendari
alla dolente ruota di mille pagine.

Esaminiamo ora i titoli, le condizioni,
gli atti speciali, le ansie,
le domande con i loro denti d'autunno nauseabondo,
la furia di ceneri destini e tristi decisioni.

E' un racconto di ossa ferite,
amare circostanze e interminabili vestiti,
e calze improvvisamente serie.

E' la notte profonda, la testa senza vene
da dove cade il giorno d'improvviso
come da una bottiglia rotta per un lampo.

Sono i piedi gli orologi e le dita
e una locomotiva di sapone moribondo,
e un cielo acre di metallo bagnato,
e un fiume giallo di sorrisi.

Tutto giunge alla punta di dita come fiori,
a unghie come lampi, a poltrone marcite,
tutto giunge all'inchiostro della morte,
alla bocca violetta dei timbri.

Piangeremo la defunzione della terra e del fuoco,
le spade, l'uva,
i sessi con i duri domini di radici,
le navi di alcol naviganti tra le mani
e il profumo che balla di notte, in ginocchio,
trascinando un pianeta di rose perforate.

Con un vestito di cane e una macchia sulla fronte
cadiamo nella profondità di carte
nell'ira di parole incatenate,
nelle manifestazioni tenacemente morte,
nei sistemi avvolti in gialle foglie.

Rotolate con me dentro gli uffici, all'incerto
odor di ministeri, e tombe, e francobolli,
venite con me al bianco giorno che muore
lanciando grida di morosa assassina.

 

 

Massimo Silvano Galli

Disincartamenti  

da: Destino di sangue -traduzioni (da Pablo Neruda, 1994) di Massimo Silvano Galli
INDEX | RETURN | CONTACT