Amanda, pallida, rossa,
odore di selvaggina,
sotto la neve, la brina,
vai consegnando la posta.
Con girotondi di giostra
sulla ventotto da uomo
spargi l’essenza che tutta
ti fa grondante d’amore:
il biancospino, l’umore
delle tue notti di frutta.
Apri le labbra dei venti,
passi agitando polmoni,
ridi abbattendo leoni,
imbalsamando serpenti.
Dietro le vesti innocenti
agiti l’incubo oscuro:
seni di polline, puro
succo d’arancie e di mele
dove cristalli, le sfere,
van presagendo il futuro.
Tutta dipinta di perle
vai pedalando nel sole,
sali spargendo l’afrore,
fino a toccare le stelle.
Infervorando budelle
con le tue anche funeste
muovi le viscere astrali:
supremazia delle bestie,
anima degli immortali!

Massimo Silvano Galli

Amanda  

da: Fabula Rasa -poesia (1994) di Massimo Silvano Galli
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