Registrata a Erba, Teatro Comunale, nel 1996, concerto per voce e musicassetta.

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La strada della metafisica
portava dritta ad Auschwitz
e i colori uno a uno
si fondevano nel magma.
Solo il bianco si abbronzava
stupefatto sulle case
e dalle case piano s’infuocava
l’orgoglio della razza e della corruzione.

Noi andavamo verso le rovine
e alle rovine, con ripudio, ci chiamava
il cartello dei divieti
degli antichi commensali.

Ma ognuno, ci promisero,
avrebbe avuto da seguire la sua stella
e sulla stella il punto
obliquo della strada.

Così la morte prese
le sembianze di un ciclone
e l’aculeo delle frecce di San Sebastiano
strillò nei corpi
di tutti i deportati.

Di quasi sei milioni di omicidi
tre milioni furono carne
scuoiata e seviziata,
due milioni furono l’oro
dei denti e degli occhiali
e un milione fu la seta
degli esperimenti nucleari.

E la carne nutriva gli assassini,
e l’oro dava fiato all’avvenire
e la seta dissetava gli industriali.

Non può la cagna partorire il mulo
e la testa di un uomo inumidito
non può saltare nel cuore dei fiorai
é conficcare un chiodo in mezzo al cielo.

Per questo, quando ogni silenzio fu svanito,
i bulldozer cominciarono a strappare
il sorriso delle arance della sovrapproduzione
e i denti di tutti gli ingranaggi
tornarono ridendo a chiacchierare.

Fu allora che la sangre
cominciò a lasciare il fiume
e la terra a disegnare
il principio esterrefatto della fine.

 

Massimo Silvano Galli

Antefatto

da: Jazz-poems -concerti di musica-poesia di Massimo Silvano Galli
 
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