Consegue il diploma di maturità presentando una tesina a sorpresa dal titolo "Le mille facce di Fernando Pessoa" (con gran disappunto della commissione d'esame ancora insabbiata dietro quattro concetti di nozionismo ritrito).

Intanto il progetto "Altri Libertini" ha fatto il suo corso, gli obiettivi sono stati raggiunti e le briglie del servizio militare bussano ormai alla porta. Affida così il centro culturale ad un gruppo di autoctoni e trova impiego presso un'agenzia automobilistica specializzata in nazionalizzazioni di auto straniere.

Al seguito di uno strampalato imprenditore fa la spola tra le carte della burocrazia accelerando ogni processo di decomposizione nelle interminabili code davanti ai cocciuti sportelli delle prefetture, dei tribunali, delle motorizzazioni.

Quindi arriva la chiamata alle armi e, come da costituzione, rifiuta di prestarsi alle file dell'esercito e si affida al Servizio Civile Sostitutivo.